Nato nel 1581 a Bologna Morto nel 1641 a Napoli all'età di 60 anni
Chiamato Domenichino forse per la piccola statura, o più probabile per la sua ingenuità e morbosa timidezza, fu protagonista della pittura bolognese e promotore del classicismo secentesco europeo. L'artista dapprima frequentò lo studio di Denis Calvaert, poi l'accademia fondata a Bologna dai Carracci, partecipando, tra il 1600 ed il 1601 insieme agli altri allievi, alla decorazione dell'oratorio di San Colombano. L'anno seguente il Domenichino si reca a Roma con Guido Reni e Francesco Albani, dove stabilirà un più diretto contatto con Annibale Carracci, che già vi operava. Lavorò pricipalmente a Roma. Il primo lavoro svolto dall'artista è la decorazione della Loggia Farnese, in cui esegue soggetti mitologici. Nel 1604, grazie alla protezione di Giovan Battista Agucchi, egli affresca la Liberazione di San Pietro in San Pietro in Vincoli e Storie di San Girolamo sotto il portico della chiesa omonima. Due anni dopo, intorno al 1606, il Domenichino inizia ad affrescare nella Galleria Farnese. Terminati nel 1611 gli affreschi con le Storie di San Nilo nell'abbazia di Grottaferrata, riceve l'incarico dal Polet di decorare la cappella di famiglia in San Luigi dei francesi, dove dimostra ormai chiaramente la vena classicheggiante del suo stile, ispirata a quanto Raffaello aveva fatto nelle Logge Vaticane. Compose le sue figurazioni con semplicità e chiarezza, con un disegno nitido e freddo. L'opera più famosa del Domenichino è la Comunione di San Girolamo visitabile nella sala XII dei Musei Vaticani. Nei due anni successivi il Domenichino lavora ad affresco nella cappella Nolfi del Duomo di Fano, mentre tra il 1517 ed il 1518 è a Bologna, impegnato nell'esecuzione di numerose pale d'altare. Dal 1623 l'artista è di nuovo a Roma, in occasione dell'elezione di Gregorio XV, ottenendo l'incarico di decorare la chiesa di Sant'Andrea della Valle: ma in seguito, a causa della morte del pontefice, con suo grave disappunto, la cupola fu affidata a Giovanni Lanfranco. Intorno al 1630 il Domenichino parte alla volta di Napoli per svolgere una prestigiosa commissione: affrescare la cappella di San Gennaro nel Duomo della città: un impegno assai gravoso, che egli trascinerà negli anni tra alterne vicende e molte difficoltà.
Monumenti con opere di Domenico Zampieri
Elenco di monumenti di Firenze dove sono visitabili opere di Domenico Zampieri detto "Domenichino" (Pittore)
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