Nato nel 1791 a Venezia Morto nel 1882 a Milano all'età di 91 anni
E' stato uno dei massimi esponenti del romanticismo italiano. Fu allievo di Francesco Maggiotto e di Lattanzio Querena. Successivamente, nel 1804, all'Accademia delle Belle Arti di Venezia fu allievo di Teodoro Matteini. Nel 1809 vince il pensionato di Roma, dove, protetto da Antonio Canova, conobbe i pittori più in vista della città. Nel 1812 con un Laocoonte vince il gran premio dell'Accademia di Brera. Nel 1814 è a Firenze. Tornato a Roma vince il concorso dell’Accademia di San Luca con L’atleta trionfante (Roma, Accademia di San Luca) e lavora agli affreschi del Corridoio Chiaramonti nei Musei Vaticani. Nel 1817 si sposa e torna a Venezia. Comincia a stringere rapporti con l’ambiente milanese grazie all’amicizia del pittore Pelagio Palagi. Trasferitosi definitivamente a Milano, nel 1820, dipinge il quadro "Pietro Rossi prigioniero degli Scaligeri a Pontremoli". Partecipa alle esposizione dell’Accademia di Brera con una serie di quadri che lo resero il caposcuola del romanticismo: L’ultimo bacio di Romeo e Giulietta, Pietro l’eremita e I profughi di Parga. Comincia anche un’intensa attività ritrattistica. Hayez è ormai un pittore affermato: esegue molti dipinti commissionati da personaggi potenti o illustri del tempo e riceve numerosi riconoscimenti ufficiali, partecipa costantemente alle esposizioni di Brera, espone anche a Monaco, Vienna, Parigi, e nel 1850 è nominato professore di pittura all’Accademia di Brera.